Il blog è un ottimo strumento per un Fotografo di Famiglia perché oltre ad instaurare un dialogo diretto con i clienti e tenerli sempre aggiornati, aumenta la visibilità e dà un volto alla tua attività, rendendola più umana e meno impersonale.
Un altro aspetto e forse il più importante di tutti è quello che ti dà il tempo e la possibilità di coltivare un rapporto con il tuo potenziale cliente.
Dovresti vederlo come “l’asilo” dei i tuoi clienti affinché crescano sani e ricchi di buoni propositi.
Vedi, quando leggi sui gruppi Facebook post di colleghi che si lamentano che i propri clienti non li rispettano, fanno richieste impossibili e che in generale hanno una scarsa considerazione professionale per lui, c’è sempre un motivo.
E il motivo è che sono “capitati” in studio senza aver compiuto un preciso percorso che invece il fotografo avrebbe dovuto prevedere per loro.
Il BLOG di un fotografo è appunto il luogo in cui queste persone si formano, si INformano e si fanno un’idea di chi sei, cosa fai, e il livello di prezzo richiesto per entrare in contatto con te.
Ma il blog è come la palestra: non basta iscriversi, bisogna anche andarci, e più ci vai, più velocemente vedrai i risultati che vuoi ottenere.
Allo stesso modo, aprire un BLOG da fotografo e buttarci dentro qualche contenuto quando ne hai voglia non è sufficiente per attirare nuovi clienti e migliorare la tua reputazione online.
Prima di intraprendere l’attività di Fotografo per famiglie tieni sempre a mente una cosa: il caro vecchio passaparola non basta più, e se speri in quello sappi che non andrai molto lontano.(O almeno non quanto desideri).
Chi ti cerca, parte da una ricerca sul web.
L’80% delle persone che cerca un prodotto o un servizio lo fa prima di tutto online, ancor prima di chiedere alla zia/cugina/amica di turno. Questo vuol dire che, se vuoi realmente diventare un fotografo newborn di successo e farti conoscere, devi prima di tutto migliorare la tua presenza sui motori di ricerca e non sperare che i tuoi clienti più soddisfatti facciano marketing al posto tuo “passando la parola” ogni volta che ne hai bisogno.
L’anno scorso ho fatto un intero intervento sul paco di Cifoto in cui parlavo del fatto che il passaparola non è più uno strumento efficace per fare marketing in quanto sostituito da sistemi molto più controllabili ed efficienti come ad esempio un buon piano di referral.
Se quindi sei un fotografo di bambini (ma a dire il vero questo articolo vale per tutti i fotografi in genere) e vuoi iniziare a creare il tuo BLOG, eccoti 5 consigli efficaci per farlo decollare mettendogli le ali.

Tu la conosci Costanza?
Esatto hai capito benissimo, devi essere costante.
E questo aspetto rappresenta la bestia nera di chiunque decida di aprire un BLOG da fotografo per evitare che diventi un deserto senza vita abbandonato a sé stesso dal fotografo.
Credimi, non c’è niente di peggio di un BLOG a metà dove l’impressione che dai è “avrei voluto dirti qualcosa ma non mi viene proprio in mente niente“.
Attenzione! Essere costanti non ha nulla a che vedere con la frequenza, puoi decidere arbitrariamente di pubblicare un articolo al giorno, uno a settimana oppure uno al mese però devi essere costante, dando al pubblico ciò che si aspetta di ricevere da te senza recidere mai il cordone ombelicale invisibile che hai con loro.
Quello che dovresti fare PRIMA di sederti alla scrivania e digitare la prima lettera sulla tastiera è creare un piano editoriale chiaro e preciso con tanto di date e scadenze per ogni articolo. Questo deve ruotare attorno al tuo target finale che per esempio per un blog di fotografo per neonati potrebbero essere le mamme in dolce attesa oppure le famiglie appena formate.
In METODO ALUFFI gli studenti fanno un lavoro fondamentale che li aiuta a definire con successo il loro target di riferimento così che scrivere gli articoli non rappresenti più un problema per loro ma diventi un’attività perfino piacevole.
Ma la costanza non è solo amica del tuo pubblico, lo è soprattutto di Google in quanto il suo algoritmo premia fortemente i siti web che vengono aggiornati con regolarità in quanto questo parametro denota attenzione ai contenuti e probabilmente contenuti di qualità per il lettore.
E l‘unico e profondo obbiettivo dei motori di ricerca è restituire alle persone che effettuano lo usano il contenuto il più possibile adatto a loro.
Campano su questa capacità di essere precisi e dare all’utente proprio ciò che stava cercando. Per questo il robot di Google analizza tutto il tuo sito web per cercare parole chiave di corrispondenza, cosa che ci porta al consiglio numero 2.

I BLOG vanno riempiti di parole, non di immagini.
E invece i blog di fotografi sono zeppi di foto.
Questo è di gran lunga l’errore più grande, più diffuso e più stupido che un fotografo di famiglia che desidera avere un BLOG di successo commette.
Quando questa cosa verrà compresa i blog fotografici faranno un balzo in avanti epocale nei motori di ricerca.
“I BLOG vanno riempiti di parole, non di immagini. Fissatelo in testa”
Le immagini appesantiscono enormemente il tempo di caricamento di una pagina, parametro importantissimo che permette a Google di decidere se proporre o meno quella pagina.
Senza contare che spesso e volentieri il fotografo non si preoccupa nemmeno di ridimensionare le immagini nella maniera corretta non sapendo fare distinzione tra un jpeg e un png e non sapendo quando sia meglio caricare un formato piuttosto che l’altro. Tutte scelte che inchiodano a terra o mettono le ali al tuo BLOG.
Pensavi che fosse facile vero? Lo so, sembra sempre tutto semplice sul web.
Vai ad un corso o ad una Convention e l’uomo dal palco di dice: “devi aprire un blog, è semplice!”” Poi però quando metti le mani in pasta sei in difficoltà perché la parte brutta non te l’hanno detta.

Preparati un piano editoriale definito.
Senza sprechi solo il tuo tempo.
Ora che hai trovato il modo per essere costante sei già a metà dell’opera. Tutto quello che devi fare adesso
è pianificare il lavoro e stabilire un calendario da seguire per far sì che nulla venga lasciato al caso.
Un blog fotografico professionale non è un diario segreto dove si scrive quando si ha tempo o si ha
qualcosa di importante da raccontare, se vuoi davvero far decollare il tuo blog hai bisogno di una pianificazione e programmazione strategica, e il piano editoriale fa proprio questo.
Stabilisci prima di tutto un calendario mensile (al massimo trimestrale) dei tuoi contenuti, ovvero in quali giorni della settimana pubblicare articoli, e ogni quanto pubblicarli. Una volta fatto questo, pensa agli argomenti da trattare e inizia buttando giù qualche titolo.
In questo modo, quando dovrai scrivere gli articoli, metà del lavoro sarà già fatto.
Stabilisci dunque la tipologia di contenuti che dovrai affrontare. Essendo un Fotografo per Famiglie, un articolo al mese lo potresti riservare a un servizio fotografico che hai realizzato, pubblicando qualche foto e raccontando come si è svolta la giornata. Ricordati però del consiglio numero 2! Non esagerare con le foto, usale per dare forza al tuo testo ma non trasformare l’articolo in una mostra fotografica. In questo
modo rafforzerai il tuo Portfolio aggiungendo anche una componente narrativa alle tue foto e farai amicizia con Google.
Creare un piano editoriale serve a sviluppare contenuti efficaci e soprattutto ti aiuterà a scrivere i tuoi articoli ottimizzando i tempi. Eviterai così di metterti al pc mentre pensi “E oggi che cavolo mi invento?”.
Avere un piano editoriale ti permette anche di fare una cosa importante, parlare con gli amici in anticipo degli argomenti che vuoi affrontare e ricavare da queste conversazioni interessanti spunti per il tuo articolo. Non male come strategia soprattutto se non hai frequentato il corso METODO ALUFFI e non hai fatto il lavoro preventivo che si fa per preparare gli studenti alla scrittura.

Decidi quale lingua parlare.
Non puoi parlare a tutti allo stesso modo.
Non intendo ovviamente in senso letterale, è ovvio che se il tuo pubblico di riferimento è italiano devi scrivere in italiano.
Intendo piuttosto decidere quale tono usare nei confronti del tuo lettore perché non esiste un testo se prima non hai pensato al tono di voce da utilizzare. Il Blog di Chanel è completamente diverso dal Blog dell’Ikea, perché il pubblico è diverso. Di conseguenza anche il linguaggio deve adattarsi al target di riferimento.
Se segui questo blog e il mio personale noterai la differenza di approccio alla scrittura, perché i target di riferimento sono diversi.
In questo utilizzo un linguaggio diretto, schietto e che va dritto al sodo, condito ogni tanto di qualche parolaccia. Lo faccio perché il fotografo che vuole imparare a fare l’imprenditore ha un carattere forte e deciso, sa cosa vuole e apprezza essere scosso alle fondamenta per poterne trarre energia.
Completamente diverso è il mondo della mamma in dolce attesa o con bambini piccoli, che vive in un mondo fatato fatto di pappe, pannolini, coccole e zucchero.
Se sei un Fotografo per Famiglia il tuo pubblico sono i genitori, le neo mamme e i neo papà. Dopo aver stabilito cosa scrivere dovrai occuparti del come scriverlo. Trova dunque il giusto tono da utilizzare nei tuoi articoli, non sforzarti di essere troppo professionale e soprattutto non utilizzare terminologie troppo tecniche. In poche parole, evita il cosiddetto “aziendalese” per evitare di creare distacco tra te e il lettore.
Ricorda sempre che stai scrivendo per un pubblico ben preciso che sicuramente è più interessato ai servizi che offri piuttosto che al tipo di ottica o alle tecniche che hai utilizzato durante il servizio fotografico.
L’intento è quello di coinvolgere il tuo lettore e rendere digeribili per lui una mondo che gli è invece sconosciuto e usare il tono giusto ti permette di catturare più facilmente la sua attenzione.

Non dimenticare la componente emotiva.
Il blog è per le persone comuni, non per gli esperti.
I contenuti che pubblichi nel tuo blog devono essere interessanti e utili per chi legge, ma prima di tutto devono stimolare delle EMOZIONI e queste cambiano a seconda del target ovviamente.
Sempre facendo il parallelismo con il mio blog personale, le emozioni che voglio stimolare nelle mamme in dolce attesa sono quelle relative all’amore materno, alla responsabilità genitoriale che risiede nella scelta lungimirante di scattare fotografie professionali al proprio bambino, al sentimento materno che aleggia attorno alla sicurezza e che le spinge a scegliere un fotografo specializzato ecc ecc.
Per QUESTO blog invece le emozioni da stimolare vogliono essere voglia di riscatto desiderio di ottenere ciò che merita un fotografo che lavora 10 ore al giorno, riconoscimento dei propri sforzi, desiderio di avere controllo sui numeri della propria azienda, timore di rimanere indietro rispetto ai competitor ecc.
La maggior parte delle decisioni di acquisto delle persone sono spinte da una forte componente emotiva e non razionale. E questo vale ancora di più quando si parla di neonati, bambini e famiglie.
In questo caso possiamo dire che “ci piace vincere facile”, perché alla fine siamo scrivendo un Blog da Fotografi per Famiglie e parlare di emozioni ci viene molto più facile e naturale rispetto a un imbianchino o un idraulico (con tutto il rispetto per la loro sfera emotiva) 🙂
Cerca dunque di creare dei titoli accattivanti, coinvolgenti, che suscitano delle emozioni forti nel lettore. Un esempio pratico, al posto del titolo “Regala un album di famiglia alla persona che ami” puoi utilizzare un titolo molto più efficace a livello emotivo, come ad esempio “La persona che ami si merita un regalo che duri per tutta la vita”.
Questi accorgimenti sono fondamentali per creare coinvolgimento, esiste infatti un settore del marketing chiamato COPY che insegna proprio a fare questo.
Dai un’occhiata al programma del mio corso METODO ALUFFI e guarda quanto tempo dedichiamo a questo specifico aspetto.
Il COPY ricopre un’importanza fondamentale e viene affrontato a fondo rilasciando una vera e propria guida alla scrittura seguendo la quale non puoi sbagliare con tanto di esempi di titoli e argomenti del BLOG.
Mi raccomando, ricordati di creare contenuti coinvolgenti per gli utenti, e non per te stesso. Questo è l’errore numero 1 dei professionisti (e non) che hanno un blog. Scrivere contenuti in base ai LORO INTERESSI, tralasciando quelli degli utenti.
Prima di scrivere fermati dunque a pensare:
“Che tipo di contenuti vorrebbe leggere un potenziale cliente che ha bisogno dei miei prodotti/servizi?”
“Cosa può essere davvero utile PER LUI?”.
Dimenticati per un attimo di essere un Fotografo, e mettiti nei panni di un tuo cliente, dopo che avrai risposto a tutte queste domande avrai una lista di argomenti interessanti in base ai quali sviluppare un bel po’ di articoli che saranno utili le persone che approdano sul tuo blog.
Come vedi la faccenda è più articolata del semplice “registrati su wordpress e apri un BLOG“, la bella notizia in compenso è che è estremamente efficace e soprattutto è un investimento a lungo termine che chi ha avuto la lungimiranza di fare in passato, oggi si ritrova come vantaggio competitivo enorme rispetto ai propri competitor.
Ora sei pronto a fare il passo, hai tutti gli strumenti per aprire il tuo personale spazio di educazione clienti e iniziare a porre le basi per un metodo di lavoro efficiente e produttivo per sempre.